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Il fritto fa male? Sì? Perché evitare la frittura?

Domanda gettonatissima: “Il fritto fa male alla salute?”. La risposta è: dipende, non bisogna considerare solo le calorie di un cibo ma anche l’effetto che questo fa al nostro organismo. La roba fritta non è da abolire totalmente dalla nostra dieta, a patto che sia cotta nel modo giusta e non se ne abusi.

L’ideale sarebbe mangiare una porzione di frittura una sola volta alla settimana. Uno studio del Journal of Medicinal Food ha dimostrato, infatti, come la cottura nell’olio riduca il carico glicemico degli alimenti e, di conseguenza, la loro capacità di rilasciare zucchero nel sangue. 

Ovviamente, i cibi fritti sono sconsigliati se si hanno patologie epatiche o malattie del pancreas. Se assunti con moderazione invece, stimolano il fegato e gli permettono di lavorare più velocemente, accelerando il metabolismo. La condizione perché questo avvenga però, è che la frittura sia ben bilanciata e sia preparata secondo alcune regole precise. 

Il metodo della frittura 

La frittura, se ben fatta, non fa male alla nostra salute. Nell’olio bollente si può cuocere qualsiasi tipologia di cibo, a patto che la temperatura sia mantenuta costante e si usi un olio di qualità.

Se queste due regole vengono rispettate, infatti, l’alimento fritto è facilmente digeribile e mantiene tutte le sue proprietà nutrizionali. Se la temperatura dell’olio, durante la cottura, viene mantenuta sempre costante si va a formare sul cibo una barriera lipidica che ostacola la penetrazione del grasso e ne preserva i nutrienti. 

In quali casi il fritto fa male?

Ci sono delle situazioni in cui mangiare cibi fritti fa male alla salute, ecco quali sono:

  • Il fritto fa male quando si frigge con olio scadente o con oli vegetali che non siano quello d’oliva
  • Il fritto è nocivo quando l’alimento esce dalla padella inzuppato d’olio
  • Il cibo fritto fa male quando il cibo viene bruciato, la patina nera, infatti, è potenzialmente cancerogena
  • Mangiare cibo fritto fa male quando l’olio non viene mantenuto alla stessa temperatura per tutta la durata della cottura
  • Va evitato quando non viene inserito in modo equilibrato all’interno di un pasto
  • La frittura fa male quando se ne abusa.

La frittura fa male soprattutto negli alimenti che contengono amido. Questo perché si va a formare una sostanza cancerogena in seguito alle alte temperature che raggiunge l’olio. Per ottenere una frittura salutare il punto di fumo deve essere molto alto. 

Che olio scegliere per friggere? 

La frittura fa male anche perché, nella maggior parte dei casi, si utilizzano degli oli di scarsa qualità. Moltissime persone si affidano ad oli di semi, molto economici, come quello di mais o di girasole. Questi sono ricchi di grassi insaturi. Sarebbe meglio utilizzare l’olio extravergine di oliva o, al massimo, l’olio di arachidi. L’olio di oliva, in particolare, è un antiossidante naturale che si mantiene meglio alle alte temperature. 

Perché il fritto fa male? 

Mangiare fritto fa male perché i cibi che assorbono tanto olio si trasformano immediatamente in bombe caloriche, appesantendo la tua digestione. Inoltre, aumenta il rischio di infarto, se ne abusi. Infine, bisogna considerare le sostanze nocive che vengono prodotte durante questo processo di cottura, specie se fatto in casa a temperature non ottimali. 

Una delle sostanze che tendono a formarsi è l’acrilammide, soprattutto quando si friggono le patate. Per ridurre questo fenomeno, si consiglia di lavare bene questo alimento e di immergerlo, tagliato a pezzi, in acqua fredda prima di buttarlo in padella. La temperatura dell’olio non dovrebbe mai superare i 140°.

Come ridurre gli effetti dannosi della frittura

 Ci sono alcuni accorgimenti che puoi seguire per limitare gli effetti negativi derivanti dalla frittura. Il primo consiglio, ovviamente, è quello di non esagerare con questa tecnica, ma concedersela come peccato di gola saltuario e all’interno di un regime alimentare equilibrato.

Non riutilizzare l’olio più volte e non aggiungerne di nuovo a quello rimasto, in entrambi i casi fa molto male. Evita di bruciare i cibi, meglio ridurre il tempo di cottura lasciando la pietanza dorata.

La patina scura che si forma, per quanto buona è cancerogena. Sale e spezie che aggiungi agli alimenti fritti, per dargli sapore, in realtà accelerano la disgregazione dei grassi e causano ancora più danni alla tua salute. 

Friggi pochi pezzi alla volta, in questo modo la resa sarà migliore e fai in modo che la panatura sia fatta bene e non si disperda nella padella appena metti l’alimento nell’olio caldo. Infine, utilizza padelle di qualità per friggere, sceglile sempre antiaderenti, in ferro o acciaio. Evita quelle che non hanno una superficie liscia e cerca di non superare i 140°. 

Un’alternativa al tradizionale metodo di frittura è acquistare una friggitrice ad aria calda, un elettrodomestico pratico e funzionale che ti permette di ottenere lo stesso gusto ma di ridurre notevolmente le calorie e annullare gli effetti dannosi sopra descritti. 

Questo elettrodomestico è semplice da utilizzare, elimina i cattivi odori e la produzione di sostanze cancerogene, sfrutta l’aria calda per friggere. La frittura senza olio può essere la svolta e ti aiuta a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato facendo meno fatica.

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