Il futuro del figlio di Flavio Briatore continua a far discutere, specialmente dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore.
Quando si parla di dichiarazioni in grado di divedere il pubblico, Flavio Briatore è uno dei maggiori esperti in materia. L’imprenditore tempo fa aveva deciso di dare vita ad una catena di pizzerie che non ha nemmeno fatto in tempo ad aprire che è stato inondata di critiche, specialmente per quanto riguarda i prezzi relativi ai prodotti. Per rispondere a ciò che si diceva della sua attività, Briatore ha pensato bene di mettersi di fronte alla telecamera e di dire la sua attraverso un video. Registrazione che nel giro di poco tempo è diventata virale.
Proprio come è diventato virale il video in cui parla di suo figlio, Nathan Falco oggi circa tredicenne, e di quello che sarà il suo futuro. Presto il figlio dell’imprenditore e della showgirl Elisabetta Gregoraci terminerà le medie e inizierà le superiori. Poi, quando sarà maggiorenne e avrà finalmente terminato la scuola, potrà andare a lavorare insieme a suo padre senza la necessità di proseguire gli studi.
Secondo Briatore l’università non serve ad altro che a formare i disoccupati di domani, per lui proseguire gli studi non serve a formare dei veri professionisti. Per questo il destino di suo figlio sarà quello di andare a lavorare con lui non appena sarà possibile. In caso contrario, casomai Nathan volesse continuare a studiare, potrà farlo ma senza contare più sull’appoggio della famiglia. Delle confessioni, da parte di Briatore, che hanno lasciato di stucco e non poco.
Flavio Briatore parla di suo figlio, che lavoro farà Nathan Falco
Proprio in seguito allo scalpore generato dalle sue dichiarazioni, Briatore ha pensato bene di distendere i toni provando a tornare sui suoi passi, almeno per quanto concerne l’istruzione in Italia. La paura dell’ex manager di Formula 1 è che in Italia in futuro non ci saranno più persone in grado di svolgere alcuni mestieri artigianali come il falegname e altre professioni. Per questo suo figlio dovrà imparare il duro lavoro iniziando come cameriere, esordi poveri proprio come quelli di suo padre.
Poi, ha rivelato Briatore, se qualche anno dopo dovesse dimostrare grandi capacità, allora potrebbe essere promosso e diventare capo. Il riferimento in termini temporali è di circa 6 o 7 anni. Insomma, niente università per Nathan che avrà comunque la possibilità di diventare leader nel proprio settore a meno di venticinque anni. Perché al di là del titolo di studio, è quasi sempre la famiglia che si ha alle spalle che fa la differenza.
