Per molte persone il sesso è tabù ancora oggi. In realtà, la risposta a questa domanda è molto complessa e ricca di diverse sfaccettature. In tal senso, vanno fatte diverse considerazioni.
Nonostante oggi la cultura occidentale si consideri relativamente aperta, sono tante le persone che hanno timore di fare domande sessuali ai genitori ed usano internet per cercare informazioni di ogni tipo, da “se il sesso anale è rischioso” fino a “come si fanno i pompini”. Se con l’avvento del cattolicesimo il sesso è stato abbinato esclusivamente a un metodo, quasi meccanico, per riprodursi, non è comunque giusto considerare il passato come un periodo sempre così poco aperto.
Ciclicamente nella storia vi sono stati periodi particolarmente libertini e altri meno aperti. In tal senso, si può considerare l’epoca degli antichi romani come particolarmente “vivace” sotto questo punto di vista. Sorprendentemente, secondo alcuni studi, anche l’epoca medievale (o perlomeno alcuni frangenti della stessa) non era così restrittiva in questo ambito.
Quando si sono diffuse le prime religioni pagane, esistevano divinità legate al sesso e alla procreazione. Anche per gli antichi egizi, a livello religioso, il sesso ricopriva un importante ruolo di interazione tra le diverse divinità.
Sesso e tabù: la cultura occidentale e cristiana
Perché nella cultura cristiana il sesso viene visto come un tabù? La connessione tra piacere e peccato è fortemente sentita nella nostra cultura, perlomeno in origine. Il rapporto carnale dunque, non finalizzato alla riproduzione, viene vissuto come qualcosa di fine a sé stesso, capace di distrarre uomini e donne dai reali valori della vita.
In questa ottica, per esempio, rientra anche l’utilizzo dei contraccettivi. La chiesa, notoriamente, è contraria all’uso di preservativi e soluzioni simili in quanto allontana il concetto di sesso legato al semplice mezzo di procreazione, rendendolo di fatto un elemento ludico.
Questo fattore è da ricercare nelle radici non solo della religione cristiana, ma anche di tutte quelle abramitiche. Ciò è finalizzato a favorire le coppie monogame, rendendo di fatto sacrale il matrimonio classico. Il tutto avviene con una serie di regole e dettami piuttosto complessi che, con il passare del tempo, sono andati via via perdendosi.
Ovviamente, se da molti ciò può essere considerato retrogrado, va anche detto che la società agli albori del cristianesimo era decisamente diversa da quella attuale. La cultura cristiana infatti, si è evoluta in un contesto come quello romano che era estremamente libertino.
Il concetto di nudità
Tornando al giorno d’oggi, l’abbinamento il tabù del sesso è vissuto in maniera molto diversa a seconda delle culture e delle zone che si considerano. Le stesse, singole persone, possono avere un’etica diverse in tal senso e che, sfortunatamente, troppo spesso si muove verso un estremo e l’altro.
Per alcune popolazioni per esempio, è normale prassi vivere la propria comunità completamente nudi. Ciò non causa alcun tipo di imbarazzo di sorta, ma viene vissuta come semplice normalità. Chi si trova, in un qualunque centro urbano occidentale (e non solo) a girare nudo, viene arrestato.
Nonostante ciò, va chiarito, come la nudità di per sé non è qualcosa di volgare. Ovviamente, eventuali ammiccamenti a concetti legati al sesso, possono decisamente influenzare il modo di percepire un’immagine di nudo.
L’estremismo
Va detto che, anche in questo ambito, esistono gli estremismi. Da una parte, vi è ovviamente il sesso visto come tabù, che porta a situazioni anche piuttosto imbarazzanti. Per esempio, esistono persone scandalizzate da statue classiche che presentano nudità.
D’altro canto, va anche considerato chi invece propone il sesso in maniera scontata, volgare e disturbante. Che si tratti di provocazione o meno, si tratta in entrambi i casi di concetti estremizzati e potenzialmente pericolosi. Così come tanti argomenti dunque, non manca chi si pone su differenti barricate portando avanti una guerra ideologica che poi ha ben poco di concreto.
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