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Come si calcola il codice fiscale online? Ecco come fare in poche mosse

In Italia, il codice fiscale è uno dei più importanti identificativi a livello sociale e sanitario. Questa combinazione alfanumerica di sedici cifre, infatti, permette di essere identificati come entità fisiche all’interno del proprio Stato. Grazie ad esso, si ha facilmente accesso alla maggior parte dei servizi fondamentali messi a disposizione della cittadinanza, come il pagamento delle tasse o la detrazione delle spese sanitarie dal proprio modello f24.

La nascita del codice fiscale: scopri come calcolarlo

Il codice fiscale di un individuo fisico può essere ricavato grazie all’elaborazione di un algoritmo introdotto dal governo italiano nel 1973 dall’allora Ministro delle Finanze Bruno Visentini. Per evitare, però, casi di omonimia, la responsabilità di emettere questa combinazione è stata affidata all’Agenzia delle Entrate. È proprio per via di questa attribuzione che la correlazione tra codice fiscale e tassazione è tanto stretta.

Scoprire come calcolare il proprio codice fiscale è utile per qualsiasi utente medio. Infatti, potrebbe sempre tornarvi utile nel momento in cui dimenticate la tessera sanitaria a casa o, in alternativa, dovete ricavare quello di un vostro parente o conoscente per fornire le sue generalità. Naturalmente, è anche possibile trovare online un portare che ti permette di calcolare il codice fiscale automaticamente e senza sforzo come il sito multilingua CalcolaCodiceFiscale.net

Le regole fondamentali per ricavare il tuo personale codice fiscale

In primo luogo, è utile andare a suddividere adeguatamente il codice fiscale, in maniera tale da rendere immediata la consequenzialità dei caratteri.

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L’esempio sopra riportato riporta il codice fiscale del sig. Mario Rossi, celebre alter ego fittizio sfruttato per qualsiasi esempio.
Le prime tre lettere del codice fiscale riportano le consonanti del cognome dell’intestatario. In questo esempio, Rossi viene trasformato in RSS. Nel caso in cui il numero di consonanti fosse insufficiente, verrebbe automaticamente aggiunta la prima vocale del cognome.

Nel caso del sig. Rosi, invece, il codice fiscale riporterebbe i caratteri RSO. Discorso particolare, invece, è quello relativo agli individui con un cognome di appena due lettere. In questo caso, il sig. Fo’ vedrebbe comparire nel proprio codice fiscale la lettera X. Il suo identificativo alfanumerico riporterebbe FOX come primi tre caratteri.

La stessa regolamentazione viene utilizzata anche per il nome. Il Mario del nostro esempio, dunque, vede nel proprio codice fiscale la dicitura MRA, poiché il suo nome è composto da due consonanti e, quindi, ha dovuto integrare i tre caratteri con la prima vocale.

Calcolare il codice fiscale: la data di nascita permette di distinguere il sesso

Molto più semplice, invece, è attribuire un adeguato valore al settimo e all’ottavo carattere del vostro codice fiscale.

Questi due spazi, infatti, vengono generalmente occupati dall’anno di nascita.

Vengono, però, tralasciate le prime due cifre. Una persona, dunque, nata nel 1972, vedrà comparire sul proprio codice fiscale il numero 72. Il nostro sig. Mario Rossi potrebbe essere nato sia nel 1900, sia nel 2000. In questo caso, sta all’agenzia delle entrare evitare casi di omocodia. Scopriremo come.
Dato che siamo entrati nel campo relativo alla data di nascita, è utile sapere come questa viene suddivisa. Come abbiamo già detto, le prime due cifre sono riservate all’anno. Una volta riportate queste, comparirà una lettera.

Questa fa riferimento al mese di nascita: esiste un’apposita griglia coniata nel 1973 che permette ad ogni dodicesimo dell’anno di identificarsi con un carattere diverso.
Nel nostro caso esempio, il sig. Mario Rossi è nato il 1° gennaio. Il carattere attribuito a questo mese è la lettera A.

Dopo il mese, è il momento di inserire il giorno di nascita. Anche lì, la combinazione è abbastanza semplice: basta riportare il proprio giorno di nascita. Attenzione, però, in questo caso, alla distinzione tra maschi e femmine.

Il giorno della data di nascita, infatti, permette di determinare anche il sesso dell’intestatario del codice fiscale. Mentre i maschi, come il nostro caso esempio, riportano il proprio giorno di nascita, le donne devono aggiungere anche una costante, 40, a quella variabile. Ad esempio, la signora Maria Rossi, nata il 1° gennaio, avrà un 41 (40+1) riportato nel proprio codice fiscale.

Luogo di nascita: una questione di memoria

Il comune di nascita è un’altra delle discriminanti fondamentali in materia di codice fiscale. Questo, infatti, determina ben quattro dei caratteri alfanumerici del vostro identificativo e fanno riferimento all’elenco dei codici catastali. In questo caso, è impossibile effettuare un calcolo per ricavarlo a mente. Si deve ricorrere, dunque, o a uno strumento, in rete, che ti permette di calcolare il tuo codice fiscale o, in alternativa, bisogna ricordarlo a memoria.

In Italia esistono 7982 comuni. Ognuno di essi fa riferimento a 7982 e 107 province. Dovreste, quindi, ricordare l’identificativo della vostra provincia e, di seguito, il codice relativo al comune. Nel nostro caso esempio, il signor Mario Rossi è nato ad Ascoli Piceno.

Carattere di controllo: un complicato algoritmo per evitare l’omocodia

Il carattere di controllo, infine, serve per determinare l’unicità del codice fiscale, evitando caratteri di omonimia. Per questo, infatti, bisogna fare riferimento ai primi 15 caratteri del codice fiscale. Ognuno di questi viene assegnato ad un valore specifico numerico, che va poi sommato agli altri. Alla fine di questa addizione, riscontrerete un valore numerico che, infine, va diviso per 26.

Una volta effettuato il calcolo, la divisione vi fornirà un quoziente e il relativo resto. Questo è il valore che va preso in considerazione per la conversione: esso, infatti, verrà trasformato in una lettera che andrà a chiudere il vostro codice fiscale. In caso di omocodia (per persone con lo stesso identico codice), l’Agenzia delle Entrate provvede a effettuare un ricalcolo attraverso la sostituzione di un numero già presente nel vostro codice fiscale con una lettera specifica. Va poi effettuato un nuovo calcolo.

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