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I 6 trekking più pericolosi del mondo

Quando pensi al trekking è molto probabile che tu pensi ad un’attività magari un po’ faticosa, ma tranquilla e rilassante, un modo per stare a contatto con la natura senza troppe emozioni. Un’attività che non richiede certo troppo coraggio. Forse dopo quest’articolo cambierai idea e capirai quanta adrenalina può essere messa in circolo da quella che pensavi fosse un’innocua camminata nel verde.

Hawaii: Kalalau Trail

35 Km. di splendida ma pericolosa e faticosa escursione sulla costa e nelle foreste tropicali delle Hawaii. Il trekking è reso particolarmente insidioso dai massi che non troppo raramente si staccano dalle rocce vulcaniche e dai ruscelli da guadare che, a causa delle forti piogge improvvise, possono trasformarsi in fiumi pericolosi che a volte trasportano sassi e pietre. Queste particolarità lo rendono affascinante ma allo stesso tempo pericolosissimo come testimoniano i numerosi incidenti che si sono verificati.

Scozia: AonachEagach Ridge

Nelle Highlands un breve percorso ad anello estremamente panoramico, reso pericoloso dall’erba scivolosa e dai frequenti cambiamenti meteo che spingono i camminatori poco esperti a tornare sui propri passi ed affrontare nuovamente i pericoli dell’andata quando la via del ritorno è estremamente semplice. Nel tempo si sono registrati incidenti soprattutto con persone poco avvezze a camminare in montagna.

Cina: Huashan (Montagna Hua) 

Questo è considerato forse il trekking più pericoloso del mondo, alcuni prima di affrontarlo hanno addirittura pensato di stipulare un pre contratto con le onoranze funebri di Roma. A parte gli scherzi e fatti i dovuti scongiuri, torniamo alla descrizione del trekking:  a causa delle scale ripidissime a strapiombo, la via ferrata che si svolge sopra vecchie assi di legno a centinaia di metri dal suolo e una scalata con pochissime prese per le mani. Si tratta di una montagne considerata sacra, che quindi attira molte persone devote, ma poco abili in montagna che rendono la scalata ancora più impegnativa.

Perú: Huayna Picchu

Il dislivello di questo percorso è piuttosto impressionante: 300 metri in 1,5 Km. La pericolosità del sentiero, spesso affrontato da turisti con una scarsissima esperienza in montagna e attrezzatura poco tecnica, è aumentata dalla sua elevata scivolosità, i cambiamenti metereologici repentini, la nebbia e tratti molto esposti. Questo può spaventare molto, soprattutto al momento di affrontare la discesa.

California, USA: Mist Trail

Sentiero attrezzato piuttosto tecnico che viene percorso purtroppo da persone con una forma fisica scarsa e poca conoscenza della tecnica di cammino in montagna. La pericolosità del sentiero, attestata da numerosi incidenti, è aggravata in caso di pioggia dal momento che i cavi diventano scivolosi e difficili da affrontare senza pericoli.

Sudafrica: Traversata Drakensberg

Uno dei grandi pericoli di questo trekking esposto all’interno di uno splendido Parco nazionale, è rappresentato dalle mutevoli condizioni atmosferiche e dalla presenza di rocce poco sicure che rendono gli appoggi poco sicuri. La presenza della seconda cascata più alta del mondo, le Cascate del Tugela, rende questo trekking impegnativo ma splendido.

E in Italia? Qual è il trekking più impegnativo? Probabilmente quello che vince su tutti gli altri è il Selvaggio Blu con partenza da Pedra Longa, un fantastico obelisco calcareo nel Supramonte in provincia di Nuoro. Circa 40 Km. di emozioni su precipizi a picco sul mare, vere e proprie scalate e calate in corda doppia per cui occorre essere ben preparati e pronti a bivaccare in montagna senza rifugi e segnaletica.

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