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Cibi scaduti: l’elenco di quelli che puoi mangiare senza nessun problema

Non sempre è necessario buttarli, ci sono infatti dei cibi scaduti che si possono continuare a mangiare senza problema. Di quali si tratta

Quante volte ci siamo trovati con il frigorifero pieno di roba da mangiare, ma con una scadenza ormai superata? Si tratta di un problema piuttosto comune, soprattutto riguardo gli alimenti più freschi e a breve conservazione come ad esempio formaggi non stagionati, uova, yogurt, latte, eccetera.

Ma quindi, in questo caso, è necessario gettare tutto via? In realtà la risposta è più complessa e ti diciamo subito che non tutto è da buttare. Ci sono infatti dei cibi scaduti che puoi mangiare senza nessun problema.

Alcuni cibi si possono mangiare anche da scaduti, di quali si tratta

Gli alimenti che abbiamo nel nostro frigo, ovviamente, non sono tutti uguali, ma questo non riguarda solo la consistenza o il sapore. A cambiare sono soprattutto le proprietà organolettiche, le tecniche di produzione e conservazione, oltre ovviamente agli ingredienti che li compongono. Se per alcuni cibi scaduti come formaggi freschi, salumi, succhi di frutta, carne e verdura è assolutamente consigliato buttarli via dopo la loro scadenza, ci sono altri tipi di alimenti che possiamo consumare anche dopo alcuni giorni rispetto a quanto stabilito dall’etichetta.

Cibo scaduto
Ecco quali sono gli alimenti che puoi ancora mangiare – Step1.it

Si tratta di tutti quegli alimenti che resistono molto di più al passare del tempo e che hanno una capacità di conservazione migliore. Basti pensare ai biscotti, ma anche ai cereali, alla pasta, al riso e, per antonomasia, ai prodotti in scatola a lunga conservazione.

Ovviamente, tutto dipenderà dal reale stato dell’alimento nel momento in cui ci accorgiamo che è scaduto. Esistono alcuni trucchetti che ci possono far sentire più sicuri e valutare, di volta in volta, se l’alimento che abbiamo davanti può essere mangiato oppure no. Via libera, dunque, al nostro buon senso e, soprattutto, alle nostre sensazioni olfattive e visive.

Il cattivo odore è già un primo segnale di uno stato alterato dell’alimento. Se non ci fidiamo oppure vogliamo avere maggiori certezze, possiamo provare ad assaggiare una piccola parte del cibo “sospetto”. Il gusto, infatti, ci aiuterà ad avere maggiori indicazioni sul suo stato di salute. In ultimo, leggere correttamente le etichette può sempre aiutare, soprattutto per quanto riguarda la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, o “da consumare entro”.

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